ANNO 1995
Il cielo capovolto è forse l’album più alto, profondo, ricercato di tutta la discografia vecchioniana. Punto di partenza è l’universo dove per metafora gli uomini sono il mare, inquieti, burrascosi, sempre a combattere per qualcosa, e le donne il cielo, serene, sicure e rassicuranti, dolcissime. Da questo incipit (mutuato da Saffo) si dipanano dieci canzoni che scrutano, tratteggiano, tentano di definire l’universo dei sentimenti femminili, naturali o culturali che siano, attraverso ritratti e favole, aneddoti e sogni quasi tutti autobiografici. Particolarità non da poco è che in alcuni brani l’autore si fa ascoltatore e lascia che siano le donne a cantare per lui; se ne esce insomma di scena, dà voce diretta senza intromissioni ai loro pensieri. Due le perle: l’addio di Saffo alla sua allieva amata e i rimpianti di Fernando Pessoa in punto di morte. Tre dischi d’oro 1995