ANNO 1997
Dio, i figli, la continua rincorsa della vita che ti è sempre un passo davanti, ma soprattutto, e finalmente chiara, tutta la passione politica solo intravista in precedenza, sono i temi chiave di quest’album che è soprattutto un approdo alla ricerca dei generi musicali più svariati, financo la lambada e la canzone napoletana. Il bandolero non è che l’ennesimo “grande vecchio”, bandito generoso di altri tempi, riconducibile al padre, ormai scomparso nelle nebbie del tempo; al suo fianco, in chiave musicale sudamericana, si muovono e rivivono rivoluzionari, pasionari, sognatori di ogni luogo e, ultimo, un “che guevara” inarrestabile rivisto con gli occhi di sua madre.
Nella raccolta è inserito uno dei più vibranti dialoghi con Dio della serie vecchioniana “la stazione di Zima”, dove fuor dai denti, per niente mosso da fini elogiativi l’autore si confronta col padreterno sul senso del vivere. Tre dischi d’oro 1997