ANNO 2009
Il progetto IN CANTUS è una sorta di avventura impossibile proposta a Vecchioni dal maestro Beppe D’Onghia. L’assunto iniziale era quello di mettere le mani su alcune sinfonie immortali e scriverci sopra delle liriche attinenti all’oggi autobiografiche o no che fossero. Vecchioni è rimasto per mesi ad ascoltare i più grandi compositori, a immedesimarsi e lasciarsi trascinare, a prender note, cancellarle e riscrivere; ha tagliato, prolungato (insensibilmente) melodie, ha perfino smembrato e ricucito le stagioni di Vivaldi, ha unito tra loro brani di autori diversi sovrapponendogli parafrasi scritte su testi suoi di Borges, di Neruda, di Catullo. Ne è venuto fuori uno spettacolo intenso, pazzesco per soli archi e piano, recitativi e canto, che dopo una stagione trionfale in tutti i teatri è stato registrato dal vivo, insieme al alcuni brani di Vecchioni stesso a Spoleto nel 2009.